Ehilà! Eccoci qui con un nuovo post... è un po' lunghetto me ne rendo conto... ma devo recuperare un sacco di tempo quindi... Bando alle ciance (non lo dico un po' troppo spesso?) in questo posto Nay'ar riprende il suo ruolo di protagonista... e allora... leggiamo...
La schiena aveva smesso di bruciare e i tessuti non tiravano
più.
Mi era tornata la sensibilità agli arti e la testa
connetteva… più o meno… insomma, abbastanza per capire che ero sudata marcia.
Aprii gli occhi. Riconobbi subito il neon appeso al
soffitto. Ero in infermeria… di nuovo.
Cercai di mettermi a sedere e solo allora mi accorsi che
qualcosa mi teneva la mano.
Era ruvida, callosa, grande e calda… la rassicurante mano di
Sha.
Liberai la mano dalla sua con delicatezza e sorrisi quando
lo vidi corrugare la fronte, come se fosse successo qualcosa di sbagliato. Mi
misi finalmente a sedere e mi guardai attorno. La luce bianca della luna piena
illuminava un triangolo di letto… giusto quello che non prendeva la faccia del
mio fratellone che si era addormentato con la testa sul letto. Doveva aver
pensato a lungo alla posizione migliore per non essere colpito dalla luce… era
così… shaoranico! Solo lui poteva preoccuparsi della luce negli occhi mentre
dormiva e non dell’affrontare Chtulu…
Continuai la mia carrellata: Liberty era abbandonata su una
poltrona e dormiva con la testa appoggiata allo schienale, Tomoyo invece si era
addormentata su una sedia sul lato opposto di Shaoran, con la testa abbandonata
in avanti, di Paffir però nessuna traccia.
Sorrisi.
Almeno qualcuno sano di mente c’era…
“Nay’ar… bevi questa, l’ho fatta poco fa, dovrebbe aiutare a
rilassarti.”… o forse mi sbagliavo.
Paffir non era nel suo letto come speravo, anzi mi aveva
preparato una delle sue tisane miracolose!
“Paffir!” esclamai sorpresa dal suo sussurro.
“Sshh! Parla piano! Si è addormentato un quarto d’ora fa…
sono già le 5 sai? Voleva fare il duro lui.” Ridacchiò sorseggiando da una
tazza (probabilmente la mia stessa tisana). “Voleva farci vedere che poteva
essere come te… e alla fine predica bene e razzola male… è stato sveglio tutto
il tempo… sperava di essere il primo a salutarti. Avrebbe dovuto sapere che un
ordine come quello di andare a dormire non l’avremmo ascoltato…” sorseggiai
sorridendo. “I tuoi infusi sono sempre i migliori. Paffir, ti adoro” dissi
sottovoce.
Ridacchiammo un po’ in silenzio poi, mi rabbuiai.
“Tutto bene? Nay’ar, nessuno ti incolperà dell’accaduto. Non
è colpa tua. Non potevi farci niente. Grazie a te abbiamo evitato qualche osso
rotto o peggio!”
“A proposito, come ho fatto a guarire così in fretta?”,
Paffir pareva incerto,
“Non ne sono sicuro ma pare che la medicazione temporanea di
Rei, sommato alla tua capacità di rigenerazione… abbiano fatto il miracolo…”
sorseggiai per qualche secondo,
“Quando dobbiamo andare dal Rettore?”
“Appena ci siamo tutti. Uno ha detto che abbiamo il giorno
libero…”
“Ma sappiamo tutti che è la frottola più grande che possa
tirare fuori…” concludemmo insieme.
Terminai la mia tazza e la consegnai a lui che la posò nel
lavandino e si tirò dietro uno sgabello. Ci si accomodò.
“Scusa ma tu non hai dormito?”
“… naaah avevo un sacco di cose a cui pensare; come potrei
dormire con una luna così?!? Merita di essere ammirata!” aaah il suo lato da
romanticone… era un po’ che non si vedeva.
Colpa di Shaoran.
Sicuramente.
Rendendosi conto di ciò che aveva detto, arrossì
immediatamente. Era un bel po’ che non si vedeva neanche questa parte di
Paffir. Mi mancava un po’…
“Mmmh, immagino che Sha abbia fatto un gran casino quando vi
siete ritrovati tutti qui… mi dispiace”
“Non è colpa tua… è solo… Shaoran! Le altre sono crollate
abbastanza in fretta… erano esauste.”
Immaginavo…
“Rei?”
“Oh, ecco… lui… non c’è…” di nuovo l’incerto Paffir di
sempre… ciò mi insospettiva…
“Cosa significa ‘lui non c’è’? Il Rettore avrà voluto
parlargli!”
“Sì ma… pare se ne sia andato subito dopo il colloquio… che
vuoi farci… anche Ryuu l’ha detto: ‘Quello fa sempre di testa sua… la sua
famiglia non sa più che fare…’ anche se in realtà sono cugini… quindi, in
teoria, la sua famiglia è la stessa di quella di Rei…”
Risi. Sì, quella era proprio una frase che il sempai avrebbe
detto.
Chiesi a Paffir di aiutarmi a scendere dal letto senza
svegliare Shaoran, perché volevo togliermi di dosso tutto il sudore della
dormita.
Mi diede dei vestiti che, mi disse, gli aveva dato Tomoyo e,
dato che tutti i bagni dell’Accademia avevano il box doccia, andai a farmi la
doccia nel bagno dell’infermeria.
Pulita e vestita tornai nella stanza con l’intenzione di
svegliare tutti e andare dal Rettore.
Paffir sembrava avermi letto nel pensiero e stava
cominciando a svegliare Liberty. Guardai l’ora: le 6.30… ci avevo messo un’eternità…
Andai verso Shaoran e gli posai una mano sulla spalla per
svegliarlo: “Shaoraaan… Sha svegliati…” al terzo ‘Sha’ si svegliò di
soprassalto esclamando: “Che è successo? Dove sono i nemici?? Dov’è il pericolo???
Nay’ar? Ma non eri moribonda sul letto?? Non ci capisco più niente!!” tutto
questo trambusto svegliò anche Tomoyo… e non bisognava mai svegliare Tomoyo in
maniera brusca altrimenti…
“Shaoran Li” scandì con freddo distacco:
“Vedi di chiudere quella boccaccia che ti ritrovi per i
prossimi 5 minuti o te la chiudo io… PER SEMPRE”.
Ci vennero i brividi lungo la spina dorsale. Brividi gelidi
e per nulla confortevoli… poi sorrise e si rivolse a me:
“Buon giorno tesoro. Ora che quel rumoroso disturbo è stato
azzittito, dimmi: come ti senti?”
“Ma sentitela… con me è la regina dei ghiacci e con Nay’ar…
ma sentitela!” bofonchiò Shaoran… grosso errore… can che abbaia non morde… e
Tomoyo aveva appena deciso di smettere di abbaiare: gli lanciò una magia di
silenzio… per un po’ Shaoran non sarebbe riuscito a spiccicare parola…
“Scusa Nay, dove eravamo rimaste?”
“Ehm… sì. Sto bene, anzi benone, la schiena è a posto come
tutto il resto e l’ala che mi ero fratturata, non dà il minimo disturbo… un
miracolo…” mi sorrise e si alzò, ricordando a tutti che per andare dal Rettore
avrebbero dovuto cambiarsi e si incamminò. Quando si chiuse la porta Shaoran poté
ricominciare a parlare.
“Ma è così tutte le mattine?”
“Solo quando la si sveglia bruscamente… non ti preoccupare,
tra un po’ le passa… anzi… non si ricorderà nemmeno di averti trattato così… di
solito è ancora mezza addormentata quando lo fa…”
“Ah beh allora… MA TI SEMBRA? Non è mica normale!” ci partì
all’unisono. Io Paffir e Liberty:
“Shaoran stai zitto!” lui rimase perplesso ma poi ci
mettemmo tutti a ridere.
“Ah già! Nay’ar…” mi disse Liberty “Stavo pensando, no? Io andrò
al ballo con Paffir… Shaoran con Tomoyo… ma tu? L’ha detto anche il Rettore…
non ci si può esimere dall’avere un partner… tutti dovranno ballare… sono le
regole. Cosa farai?”
Cavolo! Non ci avevo pensato. Con tutto quello che avevo
dovuto fare! Non avevo proprio preso in considerazione l’idea di ANDARE al
ballo. Detestavo ballare, specie in pubblico… e poi con quel damerino che
continuava a chiedermi di andare al ballo con lui… come potevo fare? Tanto più
che avevo ancora tutto il lavoro di organizzatrice da fare,i vestiti da
confezionare… un delirio! Mi ricomposi.
“Non ne ho idea… ci penserò dopo aver parlato con il
Rettore. Andate a cambiarvi, vi aspetto alla fontana. Anzi vado a prendere i
documenti in camera e poi vi aspetto alla fontana.”
Paffir mi interruppe: “Se parli di quelli per l’organizzazione,
Tomoyo ha portato anche quelli insieme ai tuoi vestiti… ha detto che ti conosce
troppo bene…”
“Oh beh… allora ci vediamo alla fontana. Fate con calma,
tanto prima di un’oretta non possiamo andare… a dopo.” dissi loro. Dopo aver
preso i fogli e le penne uscii dalla finestra e planai vicino alla fontana.
Guardai la moltitudine di carta e richieste. Sospirai e
cominciai a intavolare una serie di turni per le audizioni della band… al
diavolo l’organizzazione e al diavolo quella dannata regola dell’obbligo di
ballare… questa volta non farò la brava ragazza! Questa volta infrangerò le
regole!
… ma dove volevo andare? Sapevo meglio di chiunque che non l’avrei
mai fatto. Doveva esserci un modo per evitare di ballare… un modo per evitare
di indossare vestiti da cerimonia… una… scappatoia…
“Uno, dov’è Zatch-sempai?”
“Lui? Oh è immerso in una delle sue sessioni di ‘Scova il
tesoro in mezzo al ciarpame’… insomma, è alla ricerca di componenti
utilizzabili tra tutti i rottami nel magazzino… te lo chiamo?”
“Si grazie”. Zatchbell-sempai detestava almeno quanto me
queste occasioni. Se c’era qualcuno che mi poteva aiutare… quello era lui.
“Nay’ar? Oooh è un piacere vederti in forze. Che ti serve?”
“Ehm… sempai? Tu andrai al ballo?”
“Ballo? Pfff! Ma non farmi ridere! Non ne ho intenzione!”
non mi deludeva mai:
“Ma come farai con la regola?” gli chiesi sinceramente
interessata:
“Oh quella? Beh, una scappatoia ci sarebbe…” e terminò con espressione
cospiratoria:
“Ti interessa?” presi la palla al balzo:
“Ti ho chiamato per questo”.
Che ve ne pare? spero vi sia piaciuto... un lato di Tomoyo che non si era mai visto... uno Shaoran zittito... un Paffir loquace... Quale sarà questo piano geniale? Sarà davvero così geniale? Come sarà il discorso col Rettore? Gli impegni caleranno? Tutto questo (forse) nella prossima puntata di Nay'ar Chronicle: 'Il piano: la soluzione è... una melodia?'! Non perdetelo!
Alprossimo post!!
Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!